Approvato il nuovo accordo CEA-RER

Il CEA è composto da decine di realtà , alcune delle quali hanno rappresentato le prime esperienze italiane di comunità terapeutiche per tossicodipendenti, e proprio la nostra lunga storia ci permette di ritenere fondamentale l’accordo siglato con la Regione Emilia Romagna. Se fino al decennio scorso il tema della droga e della tossicodipendenza era dibattuto e ritenuto un’urgenza da affrontare a livello nazionale, abbiamo purtroppo assistito ad un costante calo dell’attenzione e delle politiche nazionali specifiche su questo tema. Il tema delle droghe è passato in secondo piano, poi in terzo, poi è quasi scomparso dalle agende e dalle scelte politiche nazionali, nonostante il problema droghe non fosse affatto risolto. E’ uno di quei temi scomodi che la politica lascia volentieri alle proprie spalle, quasi nella speranza che si risolva da solo.

Fortunatamente in Emilia Romagna la situazione è diversa, almeno in parte. E’ un territorio in cui non è mai cessata la collaborazione fra pubblico e privato sociale per trovare soluzioni innovative nel rispondere al variare dei problemi di utenti tossicodipendenti. Si è sempre lavorato insieme in modo molto proficuo rispettando gli uni le competenze degli altri, e questo nuovo accordo sancisce ancora una volta l’ottima collaborazione reciproca e l’intenzione di perseguire gli stessi intenti.

Andare oltre alle classiche comunità terapeutiche prevedendo budget di salute che favoriscano l’inclusione sociale, permettere programmi con diverse intensità di cura a seconda dell’adesione terapeutica delle persone, favorire le comunicazioni sanitarie tramite nuovi strumenti informatici, prevedere programmi specifici per utenti particolarmente complessi o particolarmente giovani, saper affrontare laicamente anche i rischi di overdose insiti ad una libera accoglienza residenziale, sono solo alcuni dei punti di valore del nuovo accordo siglato con la Regione. Oltre a questo diventa determinante l’aumento del budget complessivo per un milione di euro, che permetterà ai Servizi pubblici di avere più risorse per inviare utenti in percorsi terapeutici accreditati. La Regione Emilia Romagna dimostra di continuare a credere al sistema integrato dei servizi.

Ma non possiamo accontentarci di questo. Riteniamo che sia necessario promuovere quanto prima un momento di scambio e approfondimento pubblico sul tema delle dipendenze. Da troppo tempo il tema è uscito dalle agende politiche nazionali e locali e sappiamo quanto sia importante rimetterlo al centro dell’attenzione e far capire agli amministratori, ai mass media e ai cittadini, che non è affatto una guerra vinta quella contro la droga e che non basta non parlarne per farla sparire.

Crediamo che sia determinante la prossimità nelle risposte alle dipendenze, che sia necessaria una professionalità specifica e che i rischi di un’eccessiva psichiatrizzazione possano ricadere sull’approccio con l’utenza, diminuendone l’efficacia.

Lieti di poter sottoscrivere questo importante accordo, che dimostra l’attenzione della Regione Emilia Romagna e la grande sinergia su questo tema, non possiamo però abbassare la guardia e auspichiamo che con ancora più forza la Regione dimostri un nuovo slancio per rimettere questo tema al centro delle politiche sociali e sanitarie dei prossimi anni.

L’accordo CEA ER – Regione Emilia Romagna è scaricabile cliccando QUI.

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